L' AUTORE

L' AUTORE

Gianfranco Liberati

La “Gazzetta Bassanese” ha pubblicato i miei primi scritti. Racconti, saggi, curiosità. Questa varietà d’interessi mi è stata stimolata dall’aver viaggiato per lavoro, in larga parte in Italia, Europa e Medio Oriente (impiegato in una grossa società d’ingegneria e costruzioni). Il contatto con altri popoli e altre culture ha arricchito la mia già fertile fantasia. Poi è venuto il primo libro: Storielle del grande raccordo anulare nel quale si descrivono le disavventure di chi – volente o nolente – percorre il GRA. In seguito, una raccolta di favole: Racconti per bambini grandi e piccini fatta in collaborazione con la scuola primaria di Bassano Romano. I bambini hanno illustrato le storie fantasiose dei miei due eroi, Melissa e Babacchione. In un altro libro, Racconti dei nonni, si riassumono in chiave umoristica gli aneddoti, le avventure e le disavventure dei nonni del Centro Anziani (di cui sono stato per molti anni presidente) in un periodo storico non ancora sfiorato dal progresso economico. Infine, l’ultimo lavoro: Seven nel quale, seppur in maniera leggera, si affronta il tema della superstizione con spunti di riflessione e un pizzico d’ironia.

Intervista/Recensione all'interno del programma ‘‘Se Scrivendo’’:

Commenti

SEVEN

Avete mai avuto un portafortuna? Un oggetto al quale attribuite il "potere" di far andare bene le cose? Ebbene, questa è la storia di una monetina molto speciale e di un ingegnere che metterà da parte la sua razionalità e la sua rigorosa routine per vivere un'avventura ai limiti del possibile. Ma la superstizione non c'entra, e neppure la magia. Questo speciale portafortuna agisce sul protagonista della storia come il catalizzatore in un processo chimico: facilita le azioni, ma non ne è coinvolto. E così porterà il nostro ingegnere passerà quindi dall'essere disoccupato a diventare un pilota spericolato e dai successi travolgenti. Come il suo protagonista, il romanzo di Gianfranco Liberati procede a un ritmo spedito, coinvolgendo il lettore con inaspettati colpi di scena fino al finale per nulla scontato.

I RACCONTI DEI NONNI

Al Centro Anziani si gioca si beve si litiga. In certi momenti si racconta. Esperienze vissute su argomenti diversi: la caccia, l’agricoltura, la guerra e le avventure più o meno cruente o grottesche occorse a qualcuno di loro. Fatti a volte drammatici insaporiti con un po’ d’ironia e di presa in giro. Gli animali sono spesso presenti in questi racconti a volte come protagonisti a volte come vittime. Nel periodo che riguarda questi racconti la sensibilità verso gli animali era ben più cruda di quella alla quale siamo giunti oggi. Dopo aver scritto altri due libri (Storielle del Grande Raccordo Anulare e Storie per bambini grandi e piccini) l’autore si cimenta in questo nuovo lavoro con l’attenzione e quel poco di comicità che condisce alcuni episodi di questo libro.

STORIE PER BAMBINI GRANDI E PICCINI

Gianfranco Liberati è nato a Roma molti anni fa. Scrive principalmente racconti di ogni genere: esperienze fatte nei suoi viaggi, considerazioni sugli aspetti caratteriali della gente, avventure più o meno fantasiose, esperienze connesse al suo lavoro di progettista di impianti petrolchimici. Non disdegna l’analisi approfondita di alcuni argomenti inerenti alla filosofia. Il suo primo libro edito da: Il Filo, s’intitola “Storielle del grande Raccordo Anulare”. Questo secondo lavoro lo ha scritto in collaborazione con la scuola primaria di Bassano Romano. Lui ha scritto le favole e i bambini le hanno illustrate secondo la loro fervida creatività e fantasia. Voi stessi potrete apprezzarne il notevole risultato.

STORIELLE DEL GRANDE RACCORDO ANULARE e altri racconti

Storie di tutti i giorni, storie di incontri, di luoghi nuovi e di luoghi cari. Storie di gente normale… o quasi. Uno sguardo attento sulla vita e sulle situazioni quotidiane, un’analisi poco seria sulle varie tipologie umane. Tredici racconti che parlano di noi, dei nostri conoscenti, della nostra realtà, forse di ciò che siamo ma non sappiamo d’essere, di come possiamo apparire agli occhi degli altri. Tuttavia ogni parola, ogni sguardo, ogni sfumatura è condita da una massiva dose d’ironia e di leggerezza… perché il giudizio e l’analisi di noi e degli altri non possono certo prescindere da un sincero bonario sorriso.