Come pensano gli animali

 

   Come pensano gli animali

   Ho scelto di vivere in campagna, pur non essendo un fanatico della vita agreste. Ne godo i vantaggi e per contro gli inesorabili inconvenienti. L’aria buona, fare l’orto e produrre ortaggi che costano il doppio di quelli del supermercato. Il cielo stellato nelle sere limpide, il buio profondo quando non c’è la luna e il silenzio. Ah no! Il silenzio no! Quello potete scordarvelo. La campagna è piena di rumori. Da quelli degli animali che qualcuno si ostina a definire naturali a quelli prodotti dall’uomo con i suoi attrezzi a motore come motoseghe decespugliatori, falciatrici ecc.

   Vivere in campagna comunque stimola lo spirito d’osservazione. S’impara a conoscere la meteorologia osservando le nuvole e i venti. Si riconoscono le piante: dalla molteplicità degli alberi a quelle piccole nascoste nell’erba come l’insalata di campo. Si osservano gli animali, le loro abitudini e le loro particolarità. Io per esempio mi sono fatto una certa esperienza sulle loro qualità e sulla loro logica, sia su quelli con i quali ho avuto un contatto diretto, sia su quelli che la televisione ha insegnato a conoscere. Ne è scaturito un riassunto in chiave umoristica sul loro comportamento.

1)       Il gatto: Si muove? Lo mangio. Basta che non sia un topo!

2)       Il gallo: Si muove? Lo trombo.

3)       La gallina: Faccio finta di non vederlo altrimenti mi salta subito sopra.

4)       Il cane: Migliore amico dell’uomo? Sta minchia!

5)       Il cavallo: Tiè! e chi se la magna tutta quest’erba?

6)       La cavalla: Dice sempre così poi non te ne lascia un filo.

7)       La pecora: Bèee! Madonna quante siamo!

8)       Il montone: Sotto! Prima si comincia e prima si finisce.

9)       L’agnello: A ma’, ma quant’è che te devi lavà?

10)        Il toro: Olé un ca… co sto panno rosso… fa che te pijo.

11)        La vacca: Cosa ce posso fa’, più sbuffano e più me piacciono.

12)        Il vitello: Ma’ c’hai le corna però c’hai sempre due belle paia di tette.

13)        L’asino: Intelligenza? Che ce devo fa’?

14)        L’asina: Infatti! Però proprio a me doveva capitare.

15)        La zebra: In africa nessuno me passava sopra.

16)        La tigre: Ammazza quanto so’ cattivi l’indiani.

17)        La iena: Hi hi, me viè da ride.

18)        La scimmia: Averlo saputo…chi scenneva dall’albero.

19)        Il lupo: Huuuu! La vogliamo finire con questa luna?

20)        Il rinoceronte: Levateveee!

21)        La rinocerontessa: Speriamo che stavolta ce pija.

22)        La giraffa maschio: No! La cravatta no!

23)        La giraffa femmina: Con quello che m’è costata.

24)        La leonessa: Sarà pure il re ma non dura più de tre secondi.

25)        Il leone: Non j’abbasta mai!

26)        L’orsa polare: Lo volete spegne sto riscaldamento?

27)        L’orso polare: C’ha sempre caldo.

28)        L’antilope maschio: La smetti di saltare?

29)        L’antilope femmina: No! Sennò tu ce riprovi.

30)        Il coccodrillo: Hii! Quella la riconosco… è mia sorella… coi manici.

31)        L’ippopotamo: Nun  me parlate de diete! Divento una bestia.

32)        L’ippopotama: Magna, magna poi non gliela fa.

33)        L’elefante: Te pare che la proboscide me la dovevano fare sul naso?

34)        L’elefantessa: Éh!

35)        Il serpente: Shhh! e come no!

36)        La serpentessa: Aòh, da quando ha fregato quella povera cristiana di Eva è diventato di una presunzione…

37)        Lo sciacallo: Chi avrebbe mai pensato de finì in parlamento!

38)        La sciacalla: Possibile che ancora non l’hanno scoperto!

39)        Lo struzzo: Sono diventato cieco, nun vedo più un accidente!

40)        La struzza: Scemo! Tira su la testa.

41)        La passera: Cip cip cip… cip cip… cip cip cip… cip!

42)        Il passero: Cip cip… sta ceppa, vai a covare, le uova se freddano!

43)        La cornacchia: Cra cra cra.

44)        La cornacchia femmina: Cra cra cra!  cra cra cra cra…

45)        L’usignolo: Sono tre ore che gorgheggio!

46)        L’usignola: Aòh, me tocca cede se no mica la smette!

47)        La capra: La panca… la banca… i derivati…boh!

48)        La tartaruga: Chi lo pensava di finire in palestra.

49)        Il canguro: Zompa di qua, zompa di là ‘sto paese non finisce   mai!

50)        Il lepre: Se famo quattro salti?

51)        La lepre: Si, in padella.

52)        Il volpone: Te l’ho fatta sotto al naso.

53)        La volpe: Pure io!

54)        Il camoscio: Io sono il camoscio!

55)        La camoscia: Diccelo pure!

56)        Il pavone: Quanto so’ bello co ‘sta rota!

57)        La pavona: Ma non hai notato che ti si vede il culo.

58)        Il merlo: Ce so’ cascato un’altra volta, era un verme.

59)        La merla: Te l’ho detto cento volte che gli spaghetti non stanno sotto terra.

60)        L’oca francese: A forza de magnà c’ho il fegato ingrossato!

61)        L’ocone: T’avevo avvertito! Adesso vedi che fine fai.

62)        Il cuculo: cucù

63)        La cucula: T’avevo già visto!    

64)        Il ramarro: So diventato verde dalla rabbia!

65)        La ramarra: É nevrotico! Basta un nonnulla, s’imbestialisce e gli viene la bile!

66)       La tortora: Tututuu tututtuu, tututtuu.

67)       Il tortoro: Ma non lo senti che il telefono è occupato.

68)        L’uomo: Sono il figlio di Dio. Ho soggiogato la natura. Ho sconfitto le malattie. Traggo energia dagli elementi. Domino sugli animali e sulle piante. Viaggio su tutti i mari e le terre. Volo meglio degli uccelli.  Niente mi è precluso se voglio.

69)         La donna: Boom! Spara, spara però alla fine sempre qui vieni a piagne.

Gianfranco Liberati   

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