Principio di indeterminazione di Heisemberg
Il principio di
indeterminazione
Oggi cari amici di fb
affinché la nostra energia non si esaurisca nei saluti, negli auguri e
nell’espletazione formale dei nostri rapporti vi parlerò di fisica quantistica.
In particolare del principio di indeterminazione di Heisemberg (formulato negli
anni venti del secolo scorso). Cercherò di essere il più chiaro possibile immaginandone
anche i risvolti pratici comparandoli con quelli della fisica reale.
Dice il principio di
Heisemberg:
Se in un esperimento si
riesce ad individuare una particella sub atomica, per esempio un elettrone, e
si vuole capire cosa farà, io di questo elettrone potrei sapere la sua
posizione e misurare la sua velocità ma non contemporaneamente cioè: se lo
intercetto so la sua posizione ma non so la sua velocità. Se conosco la sua
velocità, non so dove sia finito. Questo principio è stato formulato quando lo
scienziato aveva poco più di vent’anni ed è subito divenuto un caposaldo nello
studio della meccanica quantistica. Da lì si sono costruite moltissime teorie
che hanno portato, o meglio stanno portando alla comprensione di fenomeni sempre
più complessi al confine tra la scienza e la filosofia. La fisica quantistica
inoltre si presta ad essere utilizzata nella medicina diagnostica sanitaria
come TAC, risonanza magnetica, PET ecc. È subito evidente che la fisica
quantistica è fondamentalmente diversa da quella classica newtoniana. Se le
confrontassimo la differenza sarebbe evidente. Facciamo qualche esempio.
Mettiamo che il mio amico Umberto mi fotografi mentre percorro in motocicletta Via Leonardo da Vinci. Guardando la foto secondo la fisica classica egli potrebbe affermare che il giorno X io andavo in motocicletta alla velocità di quindici chilometri all’ora davanti alla lavanderia, nessuno troverebbe da ridire. Se io invece fossi un elettrone lui potrebbe affermare che io andavo a quindici chilometri all’ora ma non a Via Leonardo da Vinci. Viceversa potrebbe dire che io ero davanti alla lavanderia in via Leonardo da Vinci ma la velocità della mia moto non potrebbe saperla.
Secondo la
fisica quantistica di una cosa o di un fenomeno non si possono sapere
contemporaneamente i parametri che servono a definirli precisamente: o uno o l’altro.
Ho visto il nonno che
correva a venti all’ora verso il bagno ma non so dove l’abbia fatta.
Giovanni ieri ha
concluso un affare stratosferico al mercato ma non sa con chi.
Mia moglie ha velocemente
cucinato delle polpette ma è un mistero cosa ci abbia messo dentro. Se però conoscessi gli ingredienti potrebbero non essere polpette
Se poi applicassimo questo principio di indeterminazione, per esempio ad un autovelox, il gestore non potrebbe mai comminarmi una multa per eccesso di velocità: se mi fotografasse sul posto non saprebbe la velocità a cui andavo, se avessi superato il limite di velocità sarei da un'altra parte.
Gianfranco Liberati
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